Il Branded Entertainment è una forma (forse la più nuova ed innovativa) di Content Marketing. Sebbene l’inglesismo faccia pensare ad un qualcosa di difficile o di molto lontano da noi, sono molteplici le aziende che si servono di questo strumento per promuoversi o per stabilire un “contatto emozionale” con il proprio target.
Qualche esempio di Branded Entertainment, per capirci meglio? Qualche anno fa, la banca di Singapore DBS ha realizzato una serie tv che ha ottenuto un discreto successo sul web: il suo nome era Sparks. La serie raccontava alcune storie vere avvenute all’interno della stessa banca, con attori chiaramente professionisti. Gli episodi sono attualmente reperibili su YouTube e avevano lo scopo di promuovere l’azienda in modo diverso e con una mission decisamente alternativa.
Da lì, il Branded Entertainment.
Ma cos’è il Branded Entertainment? Qui sotto le diamo una definizione.
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Branded Entertainment: cos’è?
Il Branded Entertainment è una forma di Content Marketing via di mezzo tra lo Storytelling e l’Advertising in senso stretto. Ma cosa vuol dire, cancellando per un momento i tecnicismi? Si tratta di un modo diverso di pubblicizzarsi, che mescola la pubblicità più classica con forme di intrattenimento più innovative. Il Branded Entertainment si attua attraverso la creazione di serie tv, film, eventi che mirano a raccontare un marchio in modo più coinvolgente ed emozionante. Ricordi la web serie Sparks di cui abbiamo parlato prima? Ebbene, quella è una forma molto particolare di Branded Entertainment. La DBS Bank, infatti, realizzando una vera e propria web serie ha voluto svelare il brand in modo differente, focalizzandosi sia lato lavoratore, sia lato cliente. Non si trattava di storie inventate ma di racconti tutti veritieri col fine di non concentrarsi sul business come idea di profitto ma come strumento per cambiare la vita delle persone che vi lavorano all’interno.
Come è fatto un contenuto di Branded Entertainment?
Come detto poc’anzi, il Branded Entertainment si attua attraverso contenuti specifici come film, pubblicità, serie tv, canzoni ecc… Ovviamente, ognuno di questi contenuti ha uno spazio di riferimento dove vengono veicolati e distribuiti (solitamente web, tv o radio).
Le dimensioni su cui agisce un prodotto di questo tipo sono: coinvolgimento, relazione, branding e comportamento. Col primo si vuole coinvolgere lo spettatore, con il secondo si desidera creare una relazione con lui mentre col terzo e col quarto si vuole agire sia sull’immagine del brand che sul comportamento del consumatore.
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Perché servirsi di questa strategia?
La risposta è semplice: perché consente di stabilire una relazione sana col consumatore, apparentemente senza doppi fini. Attraverso un contenuto di Branded Entertainment, infatti, il tuo target di riferimento non concepirà il messaggio che gli proporrai (film, serie, spot) come un prodotto persuasivo ma come un vero arricchimento, quasi un dono. Strutturando, ad esempio, una mini serie, uno spot, una canzone, si creerà una forte sinergia tra brand e consumatore, con benefici da entrambi le parti. Si andrà oltre, dunque, al classico spot unidirezionale dove si vuole persuadere lo spettatore, quasi fosse in uno stato passivo.
Riuscirai, dunque, a creare un’identità di marca del tuo brand, lavorando praticamente sull’intrattenimento, per attirare l’attenzione del pubblico senza la classica pubblicità meramente promozionale.