Quando si apre uno shop online, una delle prime cose a cui fare attenzione sono i metodi di pagamento per e-commerce. In sintesi, come farsi pagare nel momento in cui un cliente aggiunge un prodotto nel carrello e successivamente procede con l’acquisto.
Va da sé che quando si parla di transazioni, la sicurezza non è mai un fattore secondario. Ed è uno dei motivi (almeno, lo è stato fino a qualche anno fa) per cui gli molti utenti tendevano a non acquistare online.
Un ottimo processo di pagamento su un e-commerce deve essere sicuro, veloce e non troppo macchinoso. Ciò, infatti, può diventare un fattore decisivo per accrescere la fiducia da parte del cliente verso l’azienda. Ma soprattutto se si ha come obiettivo quello di convertirlo in utente fidelizzato.
Ebbene, quali sono i metodi di pagamento per e-commerce da implementare nel proprio negozio in Rete? Vediamoli.
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1. Metodi di pagamento per e-commerce: carta di credito e carte prepagate
Secondo alcuni dati raccolti nel 2016, circa il 65% del fatturato sugli e-commerce viene generato proprio dalle carte di credito. Questo in quanto veloci, efficaci e anche molto sicure. Tuttavia, da qualche anno a questa parte sono state leggermente sostituite dalle carte prepagate, carte cioè da ricaricare di volta in volta, senza bisogno d’esser collegate ad un conto corrente. Un po’ come fossero schede telefoniche, per intenderci. Queste vanno per la maggiore soprattutto tra gli adolescenti, che magari non dispongono ancora di un conto bancario, o comunque hanno disponibilità economiche più ridotte.
2. Paypal
Paypal è forse il metodo di pagamento per e-commerce più utilizzato. I motivi? È sicuro, non richiede l’invio di documenti per l’attivazione dell’account, è a costo zero e non ha vincoli di deposito. I vantaggi sono molteplici lato utente, mentre lato gestore vanno fatte alcune considerazioni. L’azienda, infatti, prevede alte commissioni per ogni transazione, per cui andrebbero fatti due conti prime di inserire Paypal tra le possibili modalità di pagamento. Ad oggi, ciò che è certo, è che solo Amazon non ha implementato Paypal come strumento di riscossione. Ma solo perché sua concorrente con Amazon Pay!
3. Metodi di pagamento per e-commerce: bonifico
Non è tra i metodi di pagamento più usati, poiché antiquato e anche poco immediato (il venditore deve sempre aspettare il bonifico prima di preparare la merce). Tuttavia, è prassi in un e-commerce prevedere la possibilità di pagare tramite bonifico bancario. Sebbene piaccia ai consumatori (tutti sanno fare un bonifico), lato gestore non è un granché. Questo perché rallenta, come detto, il processo di vendita, causando anche disagi all’utente.
4. Contrassegno
Amato e odiato, ma ancora utilizzato, soprattutto per gli utenti che desiderano accertarsi che la merce arrivi a casa nei tempi stabiliti. Il contrassegno è un metodo di pagamento fisico dove semplicemente l’utente paga direttamente il corriere all’arrivo dell’acquisto. Il corriere farà da tramite e riscuote il pagamento o in contanti o con assegno circolare. Ovviamente ciò prevede un sovrapprezzo, poiché i corrieri non regalano questo servizio ai negozianti, per cui dovrai esser tu a pagare gli stessi per questa possibilità. Vale la pena inserirlo tra i metodi di pagamento? Forse sì, forse no, ciò che è certo è che ancora adesso va per la maggiore tra i consumatori.
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5. Mobile Payment
Arriviamo all’ultimo, super utilizzato pagamento tra gli utenti. Si tratta del Mobile Payment, cioè il pagamento tramite cellulare. In pochi e semplici click il consumatore, dopo aver collegato lo smartphone col proprio conto corrente, acquista ciò che vuole col proprio telefono. Non si tratta di una modalità di pagamento da inserire sul tuo e-commerce: in questo caso, dovrai solo rendere veloce e facile il processo di transazione, attraverso un sito rigorosamente responsive per dispositivi mobili.