Ci sono tre di tipi di storia che puoi incorporare in ogni conversazione o presentazione destinata a muovere le persone all’azione:
- Storie di esperienze personali. I racconti personali di un successo raggiunto dopo un evento
avverso, di un trionfo dopo una tragedia sono potenti e consentono di creare connessioni
significative tra le persone.
- Storie di clienti reali. In che modo il lavoro di un dipendente ha fatto la differenza per quello
specifico cliente.
- Storie di eventi fondamentali nella storia del brand o dell’azienda. Tutti i maggiori brand
utilizzano questo tipo di storie per rinforzare i valori della cultura aziendale.
La struttura in tre atti della narrazione
Il mercato è cambiato e sono cambiate le competenze che dobbiamo avere. Uber, Airbnb ci chiedono di fare qualcosa che i nostri genitori ci avrebbero detto di non fare mai: entrare nella macchina o nella casa di uno sconosciuto. I loro fondatori hanno dovuto persuadere le persone a sentirsi a proprio agio in situazioni innaturali. Per ottenere fiducia hanno usato un metodo di storytelling infallibile, condiviso anche da tutti i film di successo di Hollywood, un metodo che potrai utilizzare nella tua prossima presentazione: la struttura in tre atti.
Sceneggiatura di
un film
Atto I – II set up
I personaggi vengono introdotti, entriamo in contatto con il mondo dell’eroe prima che l’avventura cominci.
Atto II – Il confronto
Il mondo dell’eroe viene capovolto, veniamo a conoscenza degli ostacoli che l’eroe deve superare.
Atto III – La soluzione
Il problema è risolto. Il mondo dell’eroe viene trasformato e tutti vivono felici e contenti.
Presentazione di
lavoro
Atto I – II set up
Viene descritto lo status quo, lo stato attuale della compagnia o del settore.
Atto II – Il confronto
Vengono delineati gli ostacoli e discusse le soluzioni per superarli.
Atto III – La soluzione
Il prodotto, il servizio o la strategia aziendale risolvono il problema e l’azienda prospera.
Una struttura non soffoca la creatività, rende solo il racconto più semplice da seguire lasciando comunque spazio per la sorpresa e l’ispirazione.
Nel libro del 1949 Il viaggio dell’eroe Joseph Campbell sostiene che esiste un mito universale quasi identico in tutte le storie epiche: un eroe intraprende un viaggio, sopravvive ad alcune prove chiave ed emerge migliore di prima: l’eroe si è trasformato. Il viaggio dell’eroe ci ispira perché ci identifichiamo con il protagonista, con i suoi difetti, il suo coraggio e la sua trasformazione, il suo viaggio diventa il nostro viaggio.
Come mai questa struttura funziona? Perché grazie ad essa si costruiscono relazioni più profonde tra le persone? I neuroscienziati hanno trovato una possibile risposta. Le storie causano il rilascio di una molecola chiamata oxitocina, detta anche “molecola dell’amore”, un neuromodulatore che aumenta i legami sociali e crea fiducia. L’architettura della mente umana è antica e i bisogni umani basici – appartenere, salvarsi, avere delle aspirazioni, capire, essere capiti – sono eterni. Le storie educano, intrattengono, ispirano, creano fiducia e accendono la nostra immaginazione collettiva.
Vuoi raccontare la storia della tua azienda? Chiedi a noi!
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